“Scandicci Alto”

 

Da fonti attendibili è l’originale borgata in collina che ha dato il nome a Scandicci. Deriva dal verbo latino scandere (salire).

 

Chiesa di “San Martino"

 

È ricordata nel 978 fra i beni della Badia Fiorentina.

La chiesa fu donata alla Badia di Firenze dalla contessa Willa di Toscana.Tracce di questa donazione si hanno anche in un documento papale del 1070, in cui si conferma il dono ai monaci cassinesi che ressero la proprietà fino a tutto il 1785 quando poi passò a Aldobrando Altoviti.

La chiesa è stata anticamente edificata nello stesso luogo dove sorgeva una rocca.

Dell'edificio romanico, trasformato secondo il gusto barocco e poi rimaneggiato nell'Ottocento, rimane ben poco.

L'aspetto attuale è dovuto ai pesanti interventi del dopoguerra che hanno eliminato il portico antistante, distrutto l'altare della Madonna, il tabernacolo del Sacro Cuore e il soffitto a volta.

San Martino è legata alla devozione popolare per l'immagine della Madonna che qui si conserva: una Madonna con Bambino su tavola centinata, presenta numerosi strati di pitture che ne impediscono valutazioni e riconoscimenti certi; la composizione è inserita in un tabernacolo dorato di Giovanni della Robbia.

È infine presente una colonna per l'acqua santa che risale al XV secolo.

Il soffitto del trecento e le due navate completano l'interno.

 

SCANDICCI ALTO - CHIESA DI S. MARTINO - VIA DELLE CORBINAIE