“FABIO BALDINI”
Sono nato il 08-08-1958 a Firenze e attualmente vivo a Scandicci.
In età studentesca ho frequentato il Liceo Linguistico Internazionale a Firenze.
Fin da ragazzo ho dimostrato una notevole proprietà di linguaggio e una spiccata predilezione per le materie linguistico-letterarie.
Nel corso della mia attività poetica, ho vinto svariati premi e avuto riconoscimenti di critica e pubblico.
Nel 2012 ho pubblicato una silloge dal titolo “liriche sospese” edita dalla Helicon edizioni con prefazione del Prof. Neuro Bonifazi.
Sono socio del “Centro dell'arte Modigliani” il quale nell'Aprile 2014 ha curato la presentazione di suddetta silloge.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI POESIA: "LIRICHE SOSPESE" DI "FABIO BALDINI"

7/6/'14 RICONOSCIMENTO RICEVUTO PER LE POESIE AL XXXIX PREMIO LETTERARIO CASENTINO DI POESIA
IMMAGINI & …POESIA !
Poesie: Fabio Baldini
Immagini: Adolfo Straziati
Amore
Mi chiedi: cos'é per te l'amore?
Ti rispondo: per me l'amore
é sentimento caldo e palpitante
come tronco d'albero animale
con sangue per linfa
che va dalle radici ai rami
a far esplodere fiori e frutti sensuali.
Perciò Amore
sempre inseguito e mai raggiunto
fermati, affinché possa scaldarmi ai tuoi raggi.
Amore troppo a lungo aspettato
fatti conoscere
chiamami per nome
ed io risponderò.

Domani
Quando chiuderò gli occhi
lasciando questa dimora
probabilmente niente sarà rimasto sulla terra
della famiglia che mi dette i natali.
Allora mi presenterò
sulla riva del fiume.
Là ci sarà un traghettatore alato
ed io salirò sulla sua imbarcazione.
Quando arriveremo?
Chiederò.
Quando li vedrò?
Domani!
Sei arrivato a notte tarda
bisogna aspettare il giorno.
Domani.
La barca scivola su acque trascendenti
e già la luce squarcia le tenebre.
Domani.
E già é mattino
ed intravedo sulla opposta riva
figure a me care.
Domani?
Domani … é già oggi.

Nonostante tutto
Un passerotto cantava
note acute
sotto la pioggia battente
come a voler dire a suo modo
“io ci sono”
sono qua nonostante il diluvio
perché so che prima o poi
tornerà il sole.
Così tu
canta il tuo esistere
nonostante i momenti bui
nonostante ti assalga lo sconforto
canta la fiducia nel domani.
Nonostante tutto
canta la vita.

Perché ?
Perchè ?
E il sangue impazzito
gonfiava le vene
e irrorava il mio volto.
Perche ?
In quel giorno drammatico
una mestizia infinita
generò in me
brividi inarrestabili di gelo profondo
ancora maggiore
di quello dell'aria.
Adesso pace e tranquillità.
Il sole é tornato
dopo la tempesta
a sciogliere il gelo
a scaldare terra e cuore.
Il pensiero di te, talvolta
si trasforma
in struggente nostalgia
che fa soffrire, ma dura poco.
Pur non avvertendoti
ti attendo
e allora ti vedrò
bella come mai.

Senti il tuo cuore?
Sei venuto da lontano, tu
chiamato nel mondo nuovo
ad un più alto compito
loro, a versar
lacrime e sangue.
Senti piangere il tuo cuore
Barack?
Sono loro
che piangono in te.
Senti gioire il tuo cuore?
Sono loro che gioiscono:
sono i tuoi antenati.
Tu sei il loro
Alleluiah di riscatto
sei la loro speme
non deluderli!
Se riuscirai
allora il tempo
travalicherà i confini.
E coloro
che furono prigionieri
avranno libertà.
E i morti
insieme ai vivi.
E ieri sarà
l'oggi e l'avvenire.

Tu sei
Tu sei come ruscello
che alimenta il fiume.
Tu sei come pioggia
che disseta la terra.
Come sole
che scalda il sangue sei.
Sei madre, figlia, amante.
Perciò, donna
anche se non conosco ancora
il tuo volto ti dico grazie.
Grazie per la felicità
e la tristezza che mi darai.
Grazie per la condivisione
del pane dell'amore.
Grazie per le tue domande
e per i tuoi nonsensi.
Grazie anche per i tuoi silenzi
carichi di parole.
Grazie per tutto questo.
Ti amo, donna, ti amo.

Uomo delle stelle
Da millenni noi umani
viviamo su questa terra
un’esistenza
fatta di gioie e dolori
di miserie e nobiltà.
Eppure
sin dall'alba dei tempi
cerchiamo qualcosa
un segno dal cielo
di altre vite
forse per condividere
o perché tale é l'animo nostro
che non si può confinare a questo mondo.
Mostraci
o uomo delle stelle
orizzonti a noi sconosciuti
svelaci nuove verità
per poter dir:
l'attesa non é stata vana!

...SIN DALL'ALBA DEI TEMPI CERCHIAMO QUALCOSA...
Cos'é ?
Cos'é questo sentimento
di empatia
che mi assale
per l'umanità sofferente?
Bambini segnati nella carne
che muoiono o moriranno
genitori mancati di figli
che mai nasceranno.
Creature di ogni età oltraggiate
le cui ferite interiori
neanche il tempo e le cure
riusciranno a guarire.
Cos'é questo pensiero
tremendo
ma meraviglioso al contempo
poiché so condividere
idea
che mi fa tremare morire
e poi rinascere?
E' respirare all'unisono
col mondo intero vivere
con un unico battito
così da poter intravedere
anche solo per poco
la fiamma creatrice
ed udirne il crepitare.
E' capire che comunque
non sarò mai solo.

Indivisibili
Fiore profumato e amoroso
madre mia adorata.
Eravamo, siamo e saremo
sempre indivisibili.
Per questo, anche se non ti vedo
ti sento vicina e so per certo che
dovunque io sia dovunque vada
tu veglierai e mi proteggerai
in nome dell'amore che mi porti
e che io porto a te
perché contro l'amore niente può
e resteremo in eterno stretti
dalle tue candide membra
due in uno.
Ricordo ancora il tuo profumo
su questa terra.
Respiro adesso
l'odore del tuo spirito.

Oggetti
Ho trovato un pezzo di sapone
da te comprato
quando ancora eri con noi.
Ora tu non sei più qui
ed esso é ancora integro, immacolato.
Oggetti.
Libri, riviste, soprammobili
testimoni di vita che é stata
e che sarà.
Quanta gioia, dolore
speranza, amore
hanno visto e vedranno.
Nel loro essere
imperturbabile, incorruttibile
riassumono il tutto che solo al vederli
in un attimo possiamo assaporare.
Quanta esperienza
aggiungerei al mio vivere
se fossi io così fisso nel tempo
come albero pietrificato
nel correre impetuoso delle stagioni
oggetto di vita.

Presto
Perché mi rinchiudeste
in una cella
buia e maleodorante?
Perché aguzzini senza volto
mi torturaste?
Perché tutto questo
ripetevo a me stesso
mentre il cuore si lacerava.
Presto.
Presto sarà solo
un ricordo.
Uscirò nel primo mattino
a respirare con voluttà
aria fresca, frizzante
fino a farmi scoppiare i polmoni.
Conoscerò vita nuova
e annuncerò il mio esistere.

So che ci sei
Fai quello che devi!
Lo farò.
Nonostante ciò, io sapevo
che queste parole significavano
chissà se, chissà quando, anche se tu
forse avevi recondite ragioni.
Io reagendo come sapevo, come potevo
anche rabbiosamente ti ferivo
a volte senza volere.
Mi dicesti:
non guardare, va tutto bene.
Malgrado la mia
disperata impotenza
io cercavo.
Infine alle domande il silenzio.
Poi
hai ricominciato a parlarmi.
E' ricominciato il nostro colloquio
anche se diverso
ché bruscamente si era interrotto.
Un colloquio d'amore lungo una vita
anche se le parole
non squarciano il silenzio
perché io so, so che ci sei.
Mi dicono
e dico a me stesso: hai le risorse
ma buona parte di esse
sei tu a darmele.
Sei con me e questo basta.
Il filo non si é interrotto
continua il canto
l'inno alla vita che mi desti
e che anche tu cantavi.
Per quello che sei stata
sei e sarai
grazie mamma.

Tutti figli
Quanto siamo simili
agli altri animali!
L'uomo e i restanti primati
al risveglio, si grattano, sbadigliano
si stirano, iniziano la loro giornata
trascinandosi
in una consuetudine ancestrale.
Così fanno i canidi
persino le lucertole lo fanno!
Tutti esteriormente diversi
eppure tutti figli
di un cosmico respiro
di una grande lontanissima stella
che un tempo ci prese per mano.

...SIAMO SIMILI AGLI ALTRI ANIMALI...
Un vecchio
Ho visto un vecchio
che conosco da quando era ancora
uomo pieno di vigore.
Lo ho osservato a lungo
ma lui non se ne é accorto.
I gesti lenti, quasi impercettibili
come fosse bradipo appena desto.
Pareva che il mondo circostante
non lo sfiorasse nemmeno.
Vecchio
dopo la lunga parabola della vita
rivolgi il tuo pensiero alla morte, con la quale
presto dovrai fare i conti.
Amori, speranze, gioie
tutto é un ricordo
che ti é quasi estraneo.
Nonostante tu senta sfuggire
la vita dal corpo
hai comunque avuto una esistenza piena.
Una cosa sola ti chiedo prima di andartene
prega affinché pure io
affettuosamente invidioso
possa un lontano giorno ritrovarmi in te.

Una cosa sola
Dopo tanto cercare
ti ho trovato.
Mi hai fatto interamente tuo
e hai legato me, condiscendente
con fili d'oro.
Ora una cosa sola, amore, ti chiedo.
Apri la dolce gabbia
affinché io possa riprendere
a catturar con mano pensieri, emozioni
e a tradurli in parola.
Non castrare la mia ispirazione
ma fai che l'inchiostro
continui a fluire dalla penna
sino alla fine dei miei giorni.
Che io possa continuare
il mio imperituro canto alla vita.

Spettro di colori
Come spettro di colori
é l'esistenza.
Bianchi
i momenti di stupore innocente.
Neri
quelli di angoscia e solitudine.
Rosso
come l'impeto dei sentimenti
che tutto travolgono.
Indaco é la gioia improvvisa
e viola é la lietezza.
Arancione e giallo
sono l'inno alla vita
che continuamente si rinnova.
Blu per la pace di mente e cuore
nella quale sprofondare.
Oro
per i momenti preziosi
da condividere con pochi.
Consuma colori a piene mani
usali tutti
e stendili con dovizia
sulla tela della vita.
Non aver paura
di sporcarti con essi
ma traccia linee
e dipingi il tuo quadro.
Soltanto allora
potrai dire di essere
veramente, indiscutibilmente
uomo.

Confesso che ho sofferto
Confesso che ho sofferto.
Giorni di piombo, opprimenti.
Il sole come falce tagliente
feriva la mia carne
e lacerava il mio spirito.
Zolle di terra avvelenata
nere come pece
calpestavo.
Stella, stella mia
più non brillavi
e la notte era denso inchiostro
che tutto ammantava.
In me una speranza riponevo
timida, soffocata come il mio respiro.
Passa il tempo
ecco la tenda plumbea
si disgrega
sotto i raggi dell'astro ora benevolo
che accarezza la pelle
e scalda l'anima.
Arrivi tu
donna promessa
dolce sposa annunciata.
E' tempo, adesso
che i fiori sboccino
che la terra feconda dia frutti generosi
i miei frutti
che deporrò nel paniere
e mangerò fino a saziarmi.
Rinasco
farfalla
dal bozzolo che mi imprigionava.

Il sonno del giusto
Hai visto cani scarni
compiere lugubri pasti
con i resti dei tuoi compagni caduti.
Hai bevuto
il tuo stesso sudore
mangiato terra
impastata di sangue.
Mentre i timpani
ti scoppiavano, il sole
arroventava il cervello.
Hai sopportato l'insopportabile
e ancora di più.
Quanti orrori.
Uomo contro uomo
in conflitti assurdi
dove nessuno vince
ma perde la compassione.
E le tenebre
ad ingoiare ogni cosa.
Ma ora basta.
E' tempo che tu posi
le stanche membra
che tu dorma
il sonno del giusto
e nel sonno cercare l'oblio.
Sogna di verdi vallate
senza esplosioni
a turbarne la quiete.
Sogna di freschi ruscelli
a cui abbeverarti
per spegnere la tua febbre.
Sogna le calde braccia
della tua sposa.
Sogna i tuoi figli
Domani torni a casa.

Quando?!
Quando, la luna
inseguirà le stelle
in giochi amorosi?
Quando, gli alberi
fruttificheranno i soli
e delfini blu nuoteranno
in oceani incantati?
Sono ebbro del tuo essere
piccolo, grande, meraviglioso mondo
donna amata
e nelle fantasie
é dolce perdermi.
Quando, dunque, anima mia?
Quando il tuo respiro
sarà anche il mio
ed io, morendo
rinascerò in te.

Testamento di amore
Mia rosa
vita mia.
Grazie a te sto capendo
solo adesso
cosa significhi veramente amare.
Amo i tuoi occhi
scuri e profondi
come abissi oceanici.
Amo la tua bocca
dalle infinite smorfie
ora aperta al riso
specchio di ilarità improvvisa
ora contrita, riflesso
dei momenti di desolazione.
Amo il tuo cuore generoso.
Soprattutto amo la tua anima
in passato ferita
come la mia.
Così tanto ci unisce
che le nostre esistenze
sono ormai intrecciate
come rami di edera.
La tua gioia
é la mia gioia
il tuo dolore
é anche il mio.
Per questo, cara
é tempo adesso
di aprirsi alla vita
come il fiore si apre
al sole del primo mattino.
Deponi, mio tesoro
il pesante fardello
respira aria profumata
a pieni polmoni..
Ricorda sempre
il testamento d'amore
la promessa che già ti feci
e che adesso rinnovo:
“più di ieri meno di domani”.

Teatro della vita
La vita é teatro
con miliardi di prosceni
dove ognuno di noi
é attore per dovere e recita
all' unisono con gli altri.
Disparate sono le rappresentazioni.
Chi parla a voce alta
quasi gridando
chi con un sussurro
appena percettibile.
Chi é clown
chi é Pierrot.
Nessuno sa quanto durerà
la propria recita
scandita da orologio
invisibile.
Certamente
scaduto il tempo
non saranno ammesse repliche.
Alcuni avranno
una uscita di scena
roboante.
Altri
scivoleranno via
in silenzio
come a volersi scusare
della propria esibizione.
Ma ecco
per ogni palcoscenico
lasciato vuoto
c'é un nuovo arrivato
pronto ad iniziare.
Coraggio, fatti forza e recita
intensamente, disperatamente
come se ogni secondo
fosse l'ultimo a te concesso.
Godi
della tua performance, istrione
amala, e fai che
ne rimanga ricordo indelebile
per gli altri che verranno.

A mio padre
Pensieri.
Quanti pensieri
sono passati per la tua mente.
Pensieri di gioia, poetici.
Pensieri per un futuro
di condivisione.
Pensieri di speranza
e disperazione.
Mani.
Mani
che hanno pregato, implorato
amato, accarezzato.
Cuore.
Cuore
che tanto ha dato.
Cuore che ha sofferto.
Cuore
troppo spesso incompreso.
Cuore da custodire
come le cose più preziose.
Voglio esserne io il custode
padre mio.
Che io sia, un giorno
pienamente degno di te.
Che ciò accada presto.
Che questo mio canto
si faccia grande
e forte come aquila
e spicchi il volo.
Ti abbraccio
e mi rivedo fanciullo.

Dimenticare
Mi hai attratto
mela rossa
imperlata di rugiada
promessa di delizie
e ti ho colto.
Frutto malato.
Nell'addentarti
ho scoperto
il groviglio di neri vermi
che si annidava in te.
Disgustato
ho sputato il boccone
e ti ho gettato a terra.
Si aggiunge delusione
nel mio vagar
pel campo della vita
di quanto fallace sia
l'apparenza delle cose.
Voglio dimenticare
l'amaro della mela.
Dimenticare
il sapore della putredine
che ho ancora in bocca.
Dimenticarti
frutto ingannevole.
In me nessun rimpianto.
Proseguo il mio viaggio
in cerca di altre mele
per placare
la mia fame.

Troppo avete pianto
Troppo
avete pianto
occhi belli.
Occhi
di cobalto
e di mare.
Venite a me, dunque
ché io vi accarezzi
e vi baci
e asciughi
le vostre lacrime
consolandovi dalle pene
del vivere.

...OCCHI DI COBALTO E DI MARE...
Come il seme
Un seme
nella terra
riposa al caldo
riparato dal gelo invernale.
Ha in sé le potenzialità
per divenire albero
e nascosto lavora per questo.
Non si lascia
prendere dalla paura
non si ferma
per chiedersi
se riuscirà a divenire
pianta grande e forte.
Ha fiducia e sa
che a primavera
germoglierà.
Così noi umani
non lasciamoci prendere
dal timore
che paralizza.
Facciamo come il seme.
Non fermiamoci
a chiederci
se ce la faremo.
Guardiamo
con gli occhi
del cuore e della mente
e diverremo alberi.
Allora tenderemo
le nostre braccia
come fossero rami
a raccogliere
cosmica energia e saremo
armonia dell'universo.

Omaggio a “Per” Leonardo
Voglio volare
“Voglio volare!”
Anima bella
gridasti
a te stessa e al mondo.
Ma un destino crudele
una divinità
troppo malvagia
ti avevano tarpato
le ali.
Disperatamente, ostinatamente
tentavi il volo
per ricadere
sulla terra dura e fredda.
Terra sterile
non riscaldata dal sole.
Poi, comprendesti
che la sorte
aveva riservato per te
solo un lungo, faticoso camminare.
In un estremo
gesto di ribellione
ti fermasti
cadendo sulle ginocchia
e abbassando la testa
a vedere il nulla.
Allora
un raggio di luce
mai conosciuta
ti sfiorò il volto
e tu
percorso
da nuova energia
volasti libero
con ali di cigno
verso l'infinito.

...OSTINATAMENTE TENTAVI IL VOLO...
I tuoi occhi verdi
Sono tornato
in camera
per dormire.
Ho percepito
una strana sensazione
come se non fossi solo.
Ho volto lo sguardo
alla grande fotografia
appesa
di noi tre ancora insieme.
I tuoi occhi
parevano isolarsi
dal contesto del quadro
e rifulgere
di vita propria.
Occhi verdi, grandi
volevano comunicarmi
parole vecchie e mai dette.
“Non sarai mai solo
e comunque
ci sarà sempre
chi penserà a te”
ho udito.
Un brivido guizzante
mi ha attraversato
la schiena.
Ho avuto conferma
che c'é un filo
un testamento
non solo spirituale
ma anche materiale
fatto di atomi e molecole
che unisce i trapassati ai viventi.
Auree vitali, ubiquitari
di coloro che furono.
A nostra consolazione.
Attendo fiducioso.

...MATERIALE FATTO DI ATOMI E MOLECOLE...
Vita
Meravigliosa e affascinante
come donna.
Come donna
crudele e spietata.
Ti bramo, vita.
Mi lusinghi, mi seduci
e mi lasci
amaro in bocca.
Ti voglio
come amante l'amata.
Mia ossessione é
il possederti e l'averti
intera e mia.
Ti lascerai conquistare, forse
per fuggire subito dopo.
Ultimo, beffardo tradimento
di fulgida chimera.

VITA ...MERAVIGLIOSA E AFFASCINANTE...
Come te
Dici
che sono”diverso”.
Diverso.
Perché?
Forse perché
percepisco la realtà
in modo differente da te.
Eppure ho un cuore
che ama
come il tuo.
Il mio sangue
è rosso
come il tuo.
Respiriamo stessa aria.
Proviamo entrambi
paura, fame
dolore.
Entrambi speriamo.
La vita
e la morte
ci accomunano.
Percorriamo
strade diverse
nel mondo
ma esse sono parallele
più vicine di quanto
tu possa immaginare.
Perciò, fratello
vinci
la tua diffidente ignoranza.
Guarda nei miei occhi.
Vedrai te stesso.

...PERCORRIAMO STRADE DIVERSE...
Nel silenzio
Sono stanco
di sirene urlanti.
Taccia
il rombo dei motori.
Stanco.
Uccido
il vociare ignorante
di radio e televisione.
Non voglio più
ascoltare l'inascoltabile.
Mondo
che fai violenza
mai mi rassegnerò
alla tua arroganza.
Sprofondo
nel silenzio.
Riacquisto
la mia animalità.
Un lupo
non ancora cane
in lontananza
ulula.

...TACCIA IL ROMBO DEI MOTORI...
Fuoco d'amore
Non esistono viltà
né recriminazioni
quando si ama.
Amore dà
fortezza d'animo
per vincere
i draghi dell'inconscio
e per tuffarsi
in mille soli senza bruciarsi.
Se ami
non dire “avrei potuto, forse”.
Non guardare
al passato.
Vivi il presente
pienamente
senza lasciarti ammaliare
dalle promesse
di un vago futuro.
Amore é rosso
come il fuoco
e come il fuoco
avvampa.
Fuoco amoroso
scalda l'inverno
dei miei sentimenti.
Che venga presto Primavera.

...AMORE E' ROSSO COME IL FUOCO E COME IL FUOCO AVVAMPA...
Notte
Il giorno
vede una umanità
affaticata ad inseguire se stessa
con problematiche le più disparate.
Miliardi
di relazioni interpersonali
troppo spesso superficiali.
Il giorno
molto pretende
poco dà.
Il giorno é maschio.
Ma la notte
la notte é donna.
Essa é complice quieta
dei nostri segreti
delle nostre fantasie
più inconfessabili.
Con le sue braccia d'ebano
avvolge teneramente
gli amanti.
A lei rimettiamo
i nostri sonni
come bimbo fà con sua madre.
La notte
é approdo sicuro
e musa ispiratrice.
La notte
nulla ci chiede
se non di abbandonarci a lei
fiduciosi, sognanti
generosi.
La notte non giudica.

...RELAZIONI INTERPERSONALI TROPPO SPESSO SUPERFICIALI...
Ecco l'uomo
Dove sei?
Sono nei capelli di donna
recisi.
Sono nei mucchi
di povere scarpe.
Sono nel fumo acre
che si alza
nel cielo plumbeo
ove non volano uccelli.
Sono nelle ombre vaganti
di cadaveri
che ancora respirano
come vittime
di oscuro incantesimo.
Ecco l'uomo.
Annichilito
da un cupo dolore
nella notte
senza farmi vedere
con pudore
ti ho reso omaggio
di fiori e lacrime.
Ho dormito sul luogo
del tuo martirio
stringendo al petto
la terra che hai calpestato.
Per non lasciarti andar via.
Per non dimenticare.

...TI HO RESO OMAGGIO DI FIORI...
Ti porterei
Hai posato la testa
sulla mia spalla
a cercar conforto
l'oblìo forse
dalla vita
ormai greve fardello.
Per un momento
io, figlio
ti sono stato padre.
Padre
infinitamente amato.
Se avessi braccia
abbastanza forti
ti prenderei in collo
sussurrandoti una ninna nanna
antica come il mondo.
Se governassi i sogni
ti porterei là
dove cantano le balene
là
dove vola il gabbiano Jonathan.
Per quello che sei.
Per ciò che mi hai donato.

...SE AVESSI BRACCIA ABBASTANZA FORTI...
Si placherà
A volte sento andare
le mie emozioni e sentimenti
alla deriva
come nave senza equipaggio
in mare tumultuoso
nel quale la mente
sembra perdersi.
Spaventato, disperato
lancio un grido
a ciò che mi é più sacro.
Che solo in apparenza
é imprecazione.
Ché é tacita richiesta di aiuto.
Il mare in tempesta
si placherà.
Toglierò la cappa opprimente
alla ragione.
Troverò nuovi motivi
per riprendere il cammino
fiducioso.
Per ringraziare di esistere.

...IL MARE IN TEMPESTA SI PLACHERA'...
“Per Yara “
Sussurra il tuo nome
Piccolo fiore.
Portavi sentore
della calda stagione.
Ma mano sacrilega
ti ha reciso
strappandoti anzi tempo
alla vita.
Ti hanno tolto il cielo
la speranza di amare
gioire.
Ora
senza più linfa vitale
sei appassito.
Il vento
ha portato via i tuoi petali
ma sussurra il tuo nome.
Nell'aria c'é ancora
profumo di te.
Ti immagino
rosa d'estate.
Sorrido.

...PICCOLO FIORE...
Come un Mandala
Come un Mandala
é la mia vita.
Segue percorsi imprevedibili
spesso tortuosi
cambiando repentinamente colore.
Improvvisamente
pare sospendersi
per poi riprendere
più marcata
e decisa che mai.
Scorre la mia esistenza
fino a quando
il mio Mandala
non sarà completato.
Comprenderò allora
che tutto ha un senso
nella apparente illogicità.
Solo un'attimo
ché mano invisibile
cancellerà
le effimere linee di sabbia
che altro ricomporrà
al posto mio.

...LE EFFIMERE LINEE DI SABBIA...
Raggio di luce
C'é una legge naturale
quella della morte
alla quale nessuno può sottrarsi
uomo o animale.
Tu, amico caro
non hai fatto eccezione.
Cane il più amato
fra quelli che ho avuto
Jimmy
mai potrò dimenticarti.
Avrò memoria imperitura
di tutto il tuo essere Labrador.
Tu, esuberante
in ogni manifestazione
come omaggio alla vita
improvvisamente
le hai voltato la schiena.
Hai detto
“basta, il mio tempo é scaduto”.
Come legge del contrappasso
te ne sei andato
in silenzio, repentinamente
senza farti notare.
So che anche i cani
hanno una loro anima
ne sono certo.
Adesso la tua
sta compiendo il ritorno
verso Colui che ti mandò
il nostro comune Creatore.
Adesso
sei raggio di luce cosmica.

"JIMMY" ...RAGGIO DI LUCE
Poesia
Poesia.
A volte
te ne vai via da me
come femmina traditrice
lasciandomi cuore sterile.
Mi angustia e mette ansia
la tua assenza.
Immancabilmente
poi ritorni
ed io mi abbandono a te
con estasi
in amplesso liberatorio.

...ED IO MI ABBANDONO A TE CON ESTASI...
La vincitrice
Guerriero
affondo
la mia spada
fino all'elsa
nelle tue carni
muliebri
di vittima compiacente.
Bramosa sei
di dolce supplizio.
Infinite
altre tenzoni
ti vedranno
falsamente sconfitta.

...BRAMOSA SEI DI DOLCE SUPPLIZIO...
Fiore rosso
Fiore rosso
sensuale.
A lungo
ti ho ammirato.
Rosso
il mio cuore
ancor fecondo
di sentimenti.
Rossa
la mia brama
di vivere
e la calda
fiducia nel domani.
Rosso
come il Pathos
che mi avvolge
in questa sera di Giugno.

...ROSSO IL MIO CUORE ANCOR FECONDO DI SENTIMENTI...
Estate
Odo
frinir di cicale
per la strada
affiancata da pini
secolari.
Piano
cammino
solo.
Sprofondo
nei pensieri.
Sole allo zenith.
Mezzogiorno.
Riassaporo
antiche sensazioni.
Emozioni conosciute
remote.
Nostalgia
di ciò
che non é più.
La mente mia
si perde
nella bianca calura.

...SOLE ALLO ZENITH...
Come le foglie
Come foglie agitate
da eterno vento
di vita
siamo io e te.
Anche nella bufera
resistiamo
anzi
ci avviciniamo l'un l'altra
e ci sfioriamo
scambiandoci promesse
nonostante la distanza
di nuove carezze.
Solo pochi istanti
ma sufficienti a rigenerarci
di nuova linfa.
Ciò che é stato
non conta più.
Traversìe
delusioni
solo un ricordo
lontano nel tempo.
Entrambi rinasciamo
come Araba Fenice
dal fuoco
della sofferenza
a nuova vita.

...COME FOGLIE AGITATE...
Semplicemente “Amo” !
Totalmente
semplicemente
amo.
Amo
i tuoi grandi
occhi bruni
come terra feconda
terra calda.
Di albicocca
le tue labbra.
L'odore
della tua pelle
il tuo sorriso
mi sono dolce ossessione.
La fiducia
che in me riponi
l'abbandono tuo gioioso
senza falsi pudori
sono nettare che disseta
la mia anima.
Gelosamente
custodisco
l'amore che mi doni
in scrigno prezioso
per ridartelo poi
centuplicato.
Ti porterò là
dove sai
per formulare anzitempo
la mia promessa.

...COME TERRA FECONDA TERRA CALDA...
Cuore bambino
Con una canzone
che sappia pizzicare le corde
della mia anima
davanti alla meraviglia
incommensurabile
della natura
o al cospetto della fragilità
bisognosa di cure
di una nuova vita
il mio cuore
si espande e il Pathos
tocca i limiti.
Cuore bambino
continua a battere
nel mio petto
e ancora e ancora
e quando
ti sembrerà troppo
batti una volta di più.
Che la commossa emozione
mi prenda per mano
fino alla fine
dei giorni.
Che questa vibrazione
positiva
rigeneratrice
pervada ogni atomo
del mio essere
in eterno.

...CANZONE CHE SAPPIA PIZZICARE LE CORDE...
Settembre 1976
Fumavamo affacciati
ai finestrini dell'autobus.
Nell'aria
ancora calda
si perdeva
struggente
“Non si può morire dentro”.
Io entusiasta
dei miei diciotto anni
assaporavo fiducioso
una adolescenza spensierata
ignara.
Adolescenza cara
che a mia insaputa
già contenevi i semi
del mal di vivere.
Quanto avrei rimpianto
in seguito
quei giorni dorati.

...ASSAPORAVO FIDUCIOSO UNA ADOLESCENZA SPENSIERATA...
Adesso giocate
“In memoria di Enrico”
Cinguettii di uccelli
parlar di persone
tutto si fa flebile
e scivola lontano.
La mia mente si perde
nel tuo ricordo
struggente
e mi assale il dolore
per la tua assenza fisica.
Anche tu
come lei
hai lacerato
il sipario dell'ignoto.
Posato
il greve fardello
adesso
lieve
sei nell'alba radiosa.
Adesso
conosci il Mistero
passato e presente
una sola cosa.
Vi ritrovate
fratelli
fanciulli
a giocare un gioco antico
conosciuto
senza fine.

...CINGUETTII DI UCCELLI PARLAR DI PERSONE TUTTO SI FA FLEBILE...
Solo un sogno
Libero!
Finalmente libero.
Spezzate le catene
che mi tenevano al suolo
volo
leggero come piuma
nell' aria tersa.
Il cuore canta
la mente gioisce.
Sotto di me
vallate
montagne
fiumi.
Io
novello Icaro
vado sempre più in alto
immemore
delle angustie passate.
Ma é
solo un sogno.
Dischiudo gli occhi.
Si riaffaccia il presente.
Rientro
greve
nel mio corpo.
Quanto ancora durerà
questo faticoso cammino?

...SOTTO DI ME VALLATE MONTAGNE FIUMI...
Ladra d'amore
Quando te ne andasti
portasti via con te
un pezzo
del mio cuore.
Oh madre
ladra d'amore.
Ancora sanguina
il petto
ferita
perennemente aperta.
“Lo voglio indietro”
grido.
Risponde un'eco
“un giorno”.
Forse.

...PORTASTI VIA UN CON TE UN PEZZO DEL MIO AMORE...
Bellezza nera
Sera d'autunno.
Buio
freddo
ma caldo é il cuore.
Il respiro
si fa vapore.
Attendi il cimento.
Batte lo zoccolo
nervoso
sul terreno
impaziente.
E' giunto il momento.
Vigile
tendi i muscoli.
Vai
irresistibile.
Pochi minuti
poi calma quiete.
E' già vittoria.

...SERA D'AUTUNNO...
L'idiota é nudo
Disperazione.
Cupa
profonda.
Sofferenza
sei tornata a trovarmi
ospite indesiderata
di troppi giorni.
Nel tunnel oscuro
si espande
la luce dei sensi.
Nuovo occhio
si apre.
Idiota
vestito solo
di finta furbizia
sei nudo per me.
Nudo.
Irrimediabilmente
pateticamente.
Senza speranze
tu.

...NUOVO OCCHIO SI APRE...
Amico
Amico caro.
Cercando disperatamente
quel giorno
di non farmi partire
già presentivi.
Mentendo al tuo cuore
nutristi
stagione dopo stagione
l'illusione del mio ritorno.
Ahimé.
Amore
devozione
a volte rendono ciechi.
E tu
divenisti
vecchio e canuto.
Adesso
hai chiuso gli occhi
per l'ultimo viaggio
che anch'io intrapresi
un tempo.
Non più tristezza
né affanno.
Gioia soltanto.
Ci siamo ritrovati
nel luogo a noi dolce.
Cammineremo insieme
per l'eternità.

...AMICO CARO...
Altre primavere
E' Primavera
tempo di rinascita
ma tu non torni
alla mia dimensione.
Il ricordo
di altre primavere
più liete
piene di fiori
ormai appassiti
mi sovrasta.
Proseguo il cammino
a tentoni
verso un futuro
in bilico
tra il tutto e il nulla.
Attendo trepido
il momento in cui
posato il fardello
spiccherò il volo
libero.

...E' PRIMAVERA TEMPO DI RINASCITA...
Crepuscolo del nord
Al confine
tra cielo e mare
sottile linea di sole.
Crepuscolo del nord.
Fammi un giaciglio
ove posare
la mente stanca
e lo spirito greve.
Ché io diventi luce
nella tua luce.

...AL CONFINE TRA CIELO E MARE...
Guerriero
Mille battaglie vinte.
Antico
stanco guerriero
dai fianchi
cinti di cicatrici.
Merito di posare
spada e scudo
di sdraiarmi
in verde valle.
Ma sono un guerriero
che insegue
il suo destino.
Ancora
mi sorprendo
a combattere
ancora
mente e corpo
all'unisono.
Copione a me noto

...MILLE BATTAGLIE VINTE...
Non sei più
Uomo
seduto in riva al mare
fredda lama nel petto.
Sguardo che non vede
la vita che fugge.
Pochi secondi
tutta una esistenza.
Già avverti
la gelida carezza seduttrice
della morte.
Uomo
non sei più
di questo mondo.

...SGUARDO CHE NON VEDE LA VITA CHE SFUGGE...
Vorrei
Vorrei serenità.
Vorrei vivere il presente
pienamente assaporare
la vita.
Vorrei.
Il pensiero di allora
di chi ero
e più non sono
mi ossessiona
per il dolore
che ti causai.
Veleno dell'anima.
Rimpianto
per colpe non avute
per la gioia
che non posso darti.

...VORREI SERENITA'...VORREI...
Con tutto l'amore
Con tutto l'amore!
Grido silenzioso
che travalica il tempo
che travalica il luogo.
Di tutto l'amore possibile
ti amo
e ti amerò
padre.

...CON TUTTO L'AMORE...
Il tuo dolore
Mi hai detto “aiuto”!
Urlo
dell'anima dolente.
Ho pianto
le lacrime che non hai.
La tua sofferenza
amore
é anche la mia.
Mi sorprendo impotente
smarrito.
Vorrei cullare
la tua mente
in un letto di rose
bagnare
con la rugiada del mattino
il tuo volto
per veder sbocciare un sorriso.
Ma devo aspettare
altro non posso fare.

...MA DEVO ASPETTARE ALTRO NON POSSO FARE...
Omaggio a “ Per” Leonardo
Voglio volare
“Voglio volare!”
Anima bella
gridasti
a te stessa e al mondo.
Ma un destino crudele
una divinità
troppo malvagia
ti avevano tarpato
le ali.
Disperatamente, ostinatamente
tentavi il volo
per ricadere
sulla terra dura e fredda.
Terra sterile
non riscaldata dal sole.
Poi,comprendesti
che la sorte
aveva riservato per te
solo un lungo, faticoso camminare.
In un estremo
gesto di ribellione
ti fermasti
cadendo sulle ginocchia
e abbassando la testa
a vedere il nulla.
Allora
un raggio di luce
mai conosciuta
ti sfiorò il volto
e tu
percorso
da nuova energia
volasti libero
con ali di cigno
verso l'infinito.

...ALLORA UN RAGGIO DI LUCE...
Tempo andato
Castello di Torregalli
ti vedo com'eri
silente
pietrificato nel tempo.
Testimone
della mia adolescenza
quando
a stagione nuova
venivo a cogliere
nei tuoi campi
costellati di ulivi
fiori per l'adorata mamma
insieme alla fedele Ira
che annusava l'aria tiepida.
Struggente malinconia.
Primi tormenti dell'anima
allora rinascevo
assieme alla natura.
Tutto é cambiato
tu sei cambiato
ma nell'immagine odierna
rivedrò sempre il passato
tuo e mio.

...CASTELLO DI TORREGALLI...
Signorine
Signorine
carine
per le strade del mondo.
Manichini viventi.
Ti accolgono con un sorriso
prima di accoglierti
nel loro caldo ventre.
Sensazioni
emozioni di qualche ora
che svaniscono
con le prime luci dell'alba.
Incontri fugaci
che non segneranno il passo
lungo il cammino della vita.

...SENSAZIONI - EMOZIONI DI QUALCHE ORA...
A sera
Nelle mie orecchie
risuona l'eco
della tua voce.
Nella mia retina
é impressa la tua immagine.
Da quel giorno
tutti i giorni
ti ho pensata.
La sera
specialmente
manca la realtà dei tuoi abbracci
di quelle parole consolatrici
che mi scaldavano il cuore.
Mancano i tuoi occhi
colmi di amore.
Soffro.
Ti rivedrò?
Quando?
Non é dato
a me saperlo.
Vivo.
Attendo.

...VIVO. ATTENDO...
Badia a Settimo
Badia
mi appari
imponente
solatìa
in un meriggio settembrino.
Nonostante
l'apparente silenzio
conservi
nelle tue mura echi
di un salmodiare secolare.
E tu sei ancora qui
millenaria
a dispetto degli umani affanni.
Beffarda.
Io pure
conservo ricordo vivido
di ciò che ero
di chi mi ha amato
di quel che ho visto.
Sono cambiato.
Ancora vivo.

...BADIA A SETTIMO - E TU SEI ANCORA QUI MILLENARIA...
Città dei morti
Città dei morti.
Città nella città.
Mondi paralleli.
Vorrei trascorrere
alcune notti
nella vostra metropoli
ove regnano quiete
silenzio.
Stare seduto
a parlare con voi
di cose proibite
ai mortali.
Fumare cento
mille sigarette
piangere forse
poi addormentarmi.
Sognare
i vostri sogni
senza tempo.

...CITTA' NELLA CITTA'... MONDI PARALLELI...
Brunetto
Brunetto
amico
custode come pochi
paladino
del vecchio spiritaccio fiorentino.
Un lazzo
una burla
una risata
con te Brunetto
la sorte é stata grata.
Dolore
amarezza
hai conosciuto
anche la tristezza.
Ma orsù
infine torna l'allegria
l'é i' Salvini
che passa per la via.

BRUNETTO AMICO...
E' Primavera
Primavera sta arrivando
col suo mantello
di anemoni e margherite
a coprire
il grigiore invernale.
Ecco
arriva Primavera
col sole che invita
i dormienti al risveglio.
L'aria frizzante
che inebria cuore e mente
fa liete promesse
alle fanciulle in fiore.
Andiam pei campi
a intrecciare
ghirlande di rose
cantiam Calendimaggio.
E' Primavera.

PRIMAVERA STA ARRIVANDO...
“A mio nonno”
L'eredità
Io canto te
Osvaldo.
Canto
dell'eredità
che mi hai lasciato.
Sensibilità profonda
meravigliosa
terribile.
Sensibilità
che tutto mi pervade
come scarica elettrica
che spesso mi fa piangere
soffrire.
Ero bambino
quando te ne andasti
nonno caro
ancora non capivo.
Ti ho sognato.
Ti sognerò.

"NONNO OSVALDO"
Renaioli sull'Arno
Renaioli sull'Arno.
Gesti lenti
monotoni.
La sabbia
si deposita man
mano
sul fondo delle grandi barche.
Renaioli
sull'Arno
si lanciano
grida
sacerdoti
di un rito
arcaico
che non sopravviverà a
loro.
Renaioli mai più.
Guardo
la mia città
povera città!
Smessi i vestiti
di gentile
signora
hai venduto anima e
corpo
come lurida meretrice.
Rivoglio
renaioli sull'Arno!

"RENAIOLI SULL'ARNO"
Nuovi giorni
Ogni giorno
peggio del precedente.
Le viscere si contorcono
per la dissenteria che le divora
per il pensiero
indelebile
dei miei familiari
bruciati appena un mese prima
ad opera di démoni
sotto spoglie di uomini.
Divenuto
larva di me stesso
stanco di questo inferno
attendo la morte
come liberazione.
All'improvviso un lampo
un boato.
Come divinità benevole
appaiono soldati
con uniformi sconosciute
ai piedi portano scarponi
che chiamano “anfibi”.
Mi inginocchio
congiungo le mani e piango
una preghiera al mio Dio.
Una voce mi dice:
“is ended,is all finished”.
No!
Per me niente é finito
tutto ricomincia.
